Gli Amaretti sono dei biscotti tipici di Guarcino, un piccolo borgo della Ciociaria incastonato nei monti Ernici. Hanno pochi e semplici ingredienti di base come le mandorle dolci, le mandorle amare, lo zucchero, gli albumi freschi e le ostie, impastati nella tipica forma ellittica allungata. La storia racconta che la ricetta di questo dolce sia stata donata da un frate in segno di riconoscenza nei confronti di chi gli aveva offerto cibo e riposo dopo chilometri di cammino. Le aziende del territorio che producono amaretti sono tante ma, se ne volete provare una versione artigianale in cui si impastano i biscotti ancora a mano, rivolgetevi all’azienda “L’Amaretto di Guarcino“.
Gli amaretti sono tra i miei biscotti preferiti e mentre ne stavo mangiando uno sul traghetto in viaggio per l’isola di Ponza mi è venuta l’idea di provarne a fare una versione senza zucchero. Non potranno sicuramente essere all’altezza di quelli originali, che restano inimitabili, ma in questo modo potremmo avere una variante di merenda a base di frutta secca, le mandorle appunto, in versione di biscotti senza zucchero adatti per un consumo quotidiano. Tuttavia, se non avete mai assaggiato gli amaretti di Guarcino originali, non aspettate ancora molto.
Valori nutrizionali a porzione (1 amaretto)
Kcal:
94
Carboidrati:
0,7 g
Grassi:
8,5 g
Proteine:
3,5 g
Ingredienti per 12 amaretti
- 200 g di mandorle pelate
- 100 g di albumi
- 1 cucchiaio di liquore all’amaretto
- un pizzico di sale
- 10 g di polvere di eritritolo oppure 1 cucchiaino di stevia in polvere
- ostie piccole (opzionali)
Procedura
Tritate le mandorle insieme alla polvere di eritritolo (o la stevia) e il pizzico di sale, fino ad ottenere un composto sabbioso.
Separate gli albumi delle uova: il numero delle uova necessarie dipenderà dalla loro grandezza, quindi vi consiglio di pesare gli albumi volta per volta. In una ciotola mescolate con una paletta di legno la farina di mandorle, gli albumi e il liquore all’amaretto fino a ottenere un impasto compatto. Lasciate riposare in frigorifero 12 ore.
Giunto il momento di infornarli, adagiate su una placca da forno le ostie se volete ottenere gli amaretti classici, ma questo passaggio è opzionale e potete anche non usarle. Ricavate con le mani circa 12 palline alle quali darete una forma ovoidale di 5 cm circa di lunghezza. Infornate a 180°C per 10 minuti o finché gli amaretti non si doreranno in superficie e faranno delle crepe.
Conservate in una busta di plastica per evitare che induriscano.
Il consiglio di Valentina
Potete utilizzare i tuorli avanzati per preparare una crostata integrale come mostrato nella mia ricetta di crostata semi-integrale con marmellata di mirtilli e fragole. Accompagnate gli amaretti con una tazza di caffè nelle vostre pause pomeridiane.
2 Commenti
ciao vorrei utilizzare il miele come dolcificante, quanto ne consigli?
In questa ricetta non garantisco la riuscita modificando con il miele, che rispetto all’eritritolo e allo zucchero, è liquido. Ad ogni modo se lo provi fammi sapere. Se invece mi chiedi il suo consumo quotidiano, ti rispondo che dipende dal tuo fabbisogno personale e comunque il miele contiene sempre zuccheri semplici che non dovrebbero superare il 10% dell’apporto calorico giornaliero, insieme ad altri come quelli contenuti nella frutta.
Grazie per la domanda