COSA E’ LA BIOIMPEDENZIOMETRIA?

La bioimpedenziometria (o BIA o Analisi della Impedenza Bioelettrica) è un’analisi della composizione corporea semplice, rapida e non invasiva, molto accurata ed affidabile, le cui basi scientifiche sono state gettate negli anni ‘70.
Il principio fisico della bioimpedenza prevede il passaggio della corrente alternata nel corpo del soggetto, che assume una posizione distesa, tramite cavi conduttori collegati a 4 elettrodi superficiali applicati nella mano e nel piede a circa 800mA e 50 Khz di frequenza. Esistono diversi strumenti con i quali in genere si effettua un esame bia, i più comuni sono la  bilancia impedenziometrica e il bioimpedenziometro. Il test impedeziometrico più attendibile lo si ottiene per mezzo di uno strumento chiamato Analizzatore di Impedenza, che oltre a fornire i dati della sola Impedenza, è in grado di misurare direttamente anche la Resistenza, la Reattanza e l’Angolo di Fase, grazie ai quali è possibile ottenere importanti informazioni sullo stato nutrizionale del soggetto. Definiti tali parametri elettrici, insieme ai valori del peso corporeo e dell’altezza vengono inseriti all’interno di formule matematiche (contenute in un opportuno software) per ricavare i valori della massa magra (FFM), della massa grassa (FM) e la distribuzione dell’acqua corporea (TBW), suddivisa a sua volta in compartimento intracellulare (ICW) ed extracellulare (ECW). Si può determinare così anche lo stato di idratazione del soggetto.
Per mezzo dell’Analizzatore di Impedenza la misurazione dei vari distretti corporei risulta più accurata degli analizzatori della sola Impedenza.

L’IMPORTANZA DELLA MISURAZIONE DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA

L’analisi bioimpedenziometrica consente di valutare lo stato nutrizionale del soggetto, inteso come l’equilibrio derivante tra l’apporto di nutrienti e le necessità dell’organismo, ed assume notevole importanza in tutte le fasi del percorso dietetico.
In occasione della prima visita, consente di valutare il metabolismo basale, eventuali malnutrizioni, (sia in difetto per la componete magra che in eccesso per la componente grassa) e le alterazioni sullo stato dell’idratazione corporea. Tramite tale valutazione sarà possibile redigere un piano dietetico personalizzato e finalizzato a ristabilire un equilibrio dello stato nutrizionale.
Durante la visita di controllo la misurazione della composizione corporea consente di monitorare l’andamento del percorso nutrizionale, come valutazione delle variazioni delle percentuali delle componenti corporee (massa magra, massa grassa e liquidi) rispetto alle precedenti e in linea con l’obiettivo che si vuole raggiungere.

Abbiamo perso peso? Che cosa abbiamo perso? Muscoli o tessuto adiposo? Siamo certi che siano effettivamente chili di grasso e non liquidi corporei o massa muscolare?

Spesso un programma nutrizionale viene abbandonato o sostituito a causa di un mancato calo di peso, ma il peso corporeo non è un indicatore affidabile sullo stato nutrizionale di un soggetto in sovrappeso o obeso. L’aumento o il calo di peso nascondono variazioni nei diversi compartimenti, mascherando eventuali perdite di tessuto adiposo.
La valutazione della composizione corporea attraverso la BIA è un valido completamento all’antropometria e può essere eseguita anche in condizioni critiche. E’ utile al professionista per valutare il suo operato e l’aderenza al piano dietetico del Cliente; è utile al Cliente per aumentare la consapevolezza dei cambiamenti che stanno avvenendo durante il percorso, evitando così di focalizzarsi troppo sul peso misurato dalla bilancia.

COSA RAPPRESENTANO I DIVERSI DIPARTIMENTI CORPOREI E LE LORO VARIAZIONI?

La Massa Cellulare BCM è una componente importante della massa magra (FFM). Rappresenta la massa complessiva delle cellule viventi, costituisce il tessuto metabolicamente attivo del corpo e determina il livello dello stato fisico. Essa comprende muscoli, fluidi intracellulari (ICW), organi interni, potassio e cellule varie. Si può correlare al metabolismo basale e al dispendio energetico. La massa scheletrica e del tessuto connettivo non subiscono variazioni significative durante la fase di dimagrimento, mentre la BCM potrebbe ridursi se non supportata da un adeguato piano nutrizionale.
La valutazione e la quantificazione della BCM è importante in tutti i soggetti ed in particolare negli anziani poiché tale compartimento si riduce nell’ invecchiamento a causa di una perdita di massa muscolare scheletrica. La quantità di perdita di BCM è anche strettamente correlata all’inattività, all’immobilità, morbilità, patologie e mortalità.
La valutazione dell’angolo di fase (dato dal rapporto della Resistenza con la Reattanza e il cui valore normale è dai 5° ai 9°) ci può far comprendere se ci troviamo di fronte ad un soggetto con uno stato fisico buono (angolo di fase elevato) o in uno stato di malnutrizione o patologico (angolo di fase basso).

Le membrane cellulari costituiscono la zona di scambio tra i liquidi corporei; In generale un passaggio dei fluidi extracellulari (ECW) verso quelli intracellulari (ICW) suggerisce processi anabolici e un migliore stato nutrizionale, mentre l’eventuale spostamento dei fluidi corporei verso l’ECW suggerisce un peggioramento dello stato fisico del soggetto.
Diversi sono i fattori che determinano lo spostamento dei fluidi corporei come:

  • gli elettroliti (Sodio, Potassio e Magnesio): un’eventuale carenza di potassio o di magnesio può causare una perdita di ICW mentre un eccesso di sodio può causare un aumento della ECW
  • la funzionalità mitocondriale: i mitocondri rappresentano la “centrale” della cellula e forniscono energia; un eventuale danno ossidativo e/o un apporto nutrizionale inadeguato possono causare un’alterazione della funzionalità mitocondriale e uno spostamento dei fluidi corporei dall’intra verso l’extra.
  • gli stati infiammatori: lo stress ossidativo o elevati livelli di glucosio possono danneggiare le membrane cellulari e compromettere l’efficienza del trasporto attivo. L’infiammazione, come ad esempio quella causata da un trauma oppure dalla tossicità o dall’insufficienza di nutrienti, può contribuire ad un aumento dei fluidi extracellulari.
  • la qualità dei grassi di membrana: le membrane cellulari sono composte da acidi grassi e la loro integrità dipende dal loro contenuto di lipidi; bassi livelli di acidi grassi essenziali o elevati livelli di grassi trans possono alterare lo stato della membrana e la relativa distribuzione dei fluidi corporei.

L’aumento dei fluidi extracellulari solitamente è presente anche negli stati patologici (patologie autoimmuni, tumorali etc.) poiché stati di catabolismo possono determinare variazioni nei fluidi corporei.

UTILITA’ DELLA BIOIMPEDENZIOMETRIA NELL’ATTIVITA’ SPORTIVA

La misurazione della Bioimpedenza trova applicazione anche per chi svolge regolamente un’attività sportiva in quanto, grazie alla valutazione dei diversi compartimenti corporei, consente di:

  • programmare un corretto allenamento e la scelta dei tempi di recupero
  • stabilire un adeguato programmazione nutrizionale
  • controllare lo stato di idratazione e monitorare sia i Fluidi Intra che Extracellulari
  • valutare l’Angolo di Fase come indice di stato fisico generale
  • verificare i miglioramenti ed evitare gli stati di superallenamento tramite la valutazione della BCM
  • valutare il metabolismo basale e il dispendio energetico
  • migliorare la forma fisica

RACCOMANDAZIONI DA SEGUIRE PRIMA DI EFFETTUARE LA MISURAZIONE DELLA BIOIMPEDENZA:

  • digiuno non inferiore alle 8 ore
  • astensione dal consumo di alcolici da almeno 8 ore
  • astensione dallo svolgimento di esercizio fisico da almeno 8 ore
  • non bere eccessive quantità di liquidi a ridosso della misurazione o comunque svuotare completamente la vescica.

Ove non sia possibile attenersi a tali raccomandazioni, è importante effettuare le misurazioni mantenendo le stesse condizioni

FONTI
Bioelectrical impedance analysis, part I-II- Linee Guida Espen
http://www.composizionecorporea.com . Mascaretti s.r.l.