Nella preparazione di biscotti si possono impiegare farine che non derivano necessariamente da cereali, ma ad esempio da legumi come la farina di ceci, o dalla polpa della noce di cocco. Sono questi gli ingredienti di base della ricetta di biscotti che vi propongo oggi; vista la loro composizione nutrizionale bilanciata in grassi, carboidrati e proteine, possono essere consumati come spezza fame pomeridiani, considerando anche il loro sapore deciso e speziato.

Valori nutrizionali a porzione

Kcal:

100

Carboidrati:

7,4 g

Grassi:

5 g

Proteine:

4 g

Ingredienti per 10 porzioni 

  • 80 g farina di ceci
  • 90 g farina di cocco (da polpa)
  • 30 ml olio extravergine di oliva
  • 1 uovo intero
  • 1 cucchiaio di miele
  • 50 ml di latte vegetale di cocco
  • bucce di limone
  • 1 pizzico di sale
  • 2 cucchiaini di zenzero
  • 1 bustina di lievito per dolci

Procedura

Mettere in una ciotola la farina di cocco, la farina di ceci, il pizzico di sale, la polvere di zenzero e la bustina di lievito; mescolare bene il tutto con un cucchiaio di legno.

Grattugiare la buccia di un limone non trattato e aggiungerla alle farine. Sbattere l’uovo con una frusta ed aggiungere prima il miele, poi l’olio ed infine il latte, continuando a sbattere con la frusta. Unire gli ingredienti liquidi alle farine ed impastare bene il tutto fino ad ottenere una palla liscia. Far risposare per una mezz’ora.

Ricavare dall’impasto delle palline dal diametro di 2-3 cm e adagiarle in una lacca da forno, foderata di carta. Schiacciarle con le mani per ottenere la forma di biscotti. Cuocere in forno per 20-30 minuti a 170°C.

Il consiglio di Valentina

I biscotti si conserveranno anche per una settimana all’interno di una scatola di latta. Se volete aromatizzarli con altre spezie, ideali sono il cardamomo, il coriandolo, l’anice stellato o la liquirizia.

Informazioni nutrizionali

Sapete che una porzione di questi biscotti è equivalente a 150 g di yogurt al naturale intero per quanto riguarda il contenuto in macronutrienti? Ma senza la presenza di caseine, lattosio e grassi animali, quindi può essere considerata un’alternativa meno classica per una merenda pomeridiana.

La farina di cocco si ottiene dalla polpa della noce di cocco dapprima disidratata, poi privata dell’olio ottenuto ed infine ridotta in una polvere compatta e fine, dall’avvolgente ed inconfondibile odore; per consistenza, si presta bene alla preparazione sia di impasti dolci che come addensante in frullati o smoothies. Non è la stessa cosa della farina di cocco il cocco rapè, caratterizzato da una grana maggiore rispetto alla farina, dal momento che si ottiene dalla polpa di cocco grattugiata semplicemente, senza altri processi di raffinazione; pertanto rispetto alla farina di cocco, il cocco rapè si presta meglio per guarnizioni e decorazioni.

La farina di cocco è un ingrediente molto bilanciato da un punto di vista nutrizionale: ha l’11% di grassi, il 22% di carboidrati e il 16% di proteine, con un importante contenuto di fibre (42 g circa per 100 g). Così come il cocco, molto spesso si teme il suo apporto calorico elevato ma in realtà in 100 g abbiamo 348 kcal, un valore non di molto superiore all’apporto calorico di una farina di frumento 00 che ne contiene 340 kcal sempre per 100 g, senza avere tuttavia il bilanciamento in macronutrienti che vi ho detto prima e una serie di vantaggi quali: un basso contenuto di carboidrati, un basso indice glicemico e non avere glutine. Non essendo originata da cereali, inoltre si mostra un ingrediente utile per tutte quelle persone che hanno necessità di seguire una dieta che ne sia priva (come la Paleo dieta), che soffrono di patologie autoimmuni, di celiachia o di gluten sensitivity. Il suo apporto di grassi superiore si mostra utile in caso in cui ci siano esigenze di ricette ad elevato contenuto di grassi, come nelle diete chetogeniche non ipocaloriche.

In uno studio clinico condotto su donne sovrappeso, si è dimostrato come il consumo di farina di cocco abbia favorito una diminuzione dei livelli di glucosio e di colesterolo totale quando quotidianamente la si consumava in un quantitativo di 25 g insieme ad una dieta ipocalorica. Il migliore effetto metabolico di tale dieta potrebbe dipendere da una riduzione nel consumo di alimenti raffinati.

Ovviamente non possiamo pensare di utilizzare la farina di cocco come una sostituzione equivalente della farina di cereali in termini di resa tecnica delle ricette, poichè ha una struttura, composizione e comportamento chimico-fisico diversi, ma andrà impiegata in specifiche preparazioni e ricette come appunto questa di biscotti.

FONTE

Effect of hypoenergetic diet combined with consumption of coconut flour in overweight women.  2015 Nov 1;32(5):2012-8

foto di noci di cocco aperte e un barattolo di vetro con latte di cocco