In cosa consiste una visita con il/la Nutrizionista? Come si svolge nel dettaglio la consulenza nutrizionale che generalmente viene chiamata visita nutrizionale o prima visita? E che cosa si intende per anamnesi nutrizionale? Cercherò di spiegarlo in modo semplice ma dettagliato, così che possiate capirne l’importanza e del perché non si possa prescindere da alcune azioni/misurazioni per effettuare una valutazione nutrizionale personalizzata, completa ed adeguata.
Durante la visita con il/la Nutrizionista, si attua di fatto una consulenza dietetico-nutrizionale: è un momento molto importante di incontro tra il Cliente, che esporrà le proprie esigenze e/o problematiche nutrizionali, e il Biologo Nutrizionista, che a sua volta effettuerà l’anamnesi nutrizionale e metterà a disposizione del Cliente, tutte le proprie conoscenze, competenze ed abilità per trovare la soluzione più idonea e strettamente personale alla specifica situazione, ed avviare così il percorso dietetico-nutrizionale. L’obiettivo principale da raggiungere è mantenere o migliorare lo stato di salute psico-fisico del Cliente, prevenendo le più comuni patologie di origine alimentare, attraverso un percorso reciprocamente concordato, di educazione e riabilitazione nutrizionale. Nel caso in cui ci siano specifiche patologie diagnosticate da un medico, l’obiettivo sarà quello di stabilire un percorso dietetico-nutrizionale idoneo al quadro patologico, sulla base delle linee guida e delle più recenti ricerche scientifiche internazionali, senza tralasciare le esigenze psicologiche del Cliente.
COME SI SVOLGE LA PRIMA VISITA CON LA NUTRIZIONISTA
Durante il primo colloquio dietetico-nutrizionale si esplica la prima fase conoscitiva tra il Cliente e il/la Nutrizionista.
Inizialmente vengono raccolti i dati anagrafici del Cliente, la sua storia ponderale, si parla degli eventuali percorsi nutrizionali precedenti, e vengono ascoltate le motivazioni per le quali richiede la consulenza. E’ in questa fase che si stabilisce una prima relazione di fiducia reciproca.
Si prosegue accertandosi dello stato di salute del Cliente, dell’esistenza di eventuali patologie già diagnosticate dal medico e si prende nota di eventuale cure farmacologiche in atto. Ove non siano presenti analisi cliniche recenti (entro l’ultimo anno), si richiederà al Cliente di effettuarle previo parere del proprio medico.
Conclusa la parte del colloquio informativo, si procede ad effettuare quella che viene chiamata anamnesi nutrizionale, necessaria per valutare i bisogni nutrizionali ed energetici. Questa si esplica attraverso 3 fasi fondamentali:
- Anamnesi alimentare e stima del fabbisogno energetico: si chiederanno le abitudini alimentari quotidiane del Cliente, il suo stile di vita familiare, lavorativo e personale, i suoi gusti e preferenze, lo svolgimento di regolare attività fisica, la frequenza e l’intensità.
- Analisi Antropometriche: si effettueranno le misurazioni corporee relative a peso, altezza e alle circonferenze corporee principali (vita, polso, bacino, braccia)
- Analisi della Composizione Corporea mediante lo strumento detto bioimpedenziometro, che ci consentirà una stima più dettagliata delle diverse componenti corporee (massa magra, massa grassa e liquidi corporei)
Dopo aver raccolto tutti i dati, verrà definito insieme al Cliente un piano alimentare iniziale, che salvo particolari condizioni, verrà rilasciato immediatamente. Questo perché la dieta non deve essere un’imposizione, né deve essere subita passivamente, ma verrà costruita insieme al Cliente per renderla il più possibile a lui pratica e rispettosa dei suoi gusti, del suo stile di vita e delle sue esigenze nutrizionali, in una parola attuabile.
Insieme infine decideremo gli obiettivi da raggiungere a breve e lungo tempo e pianificheremo la cadenza delle visite di controllo successive.
La durata della prima consulenza è in media di un’ora; il costo della prima visita nutrizionale è in genere superiore rispetto alle visite di controllo, considerando il tempo necessario alla raccolta di tutte le informazioni utili, l’esecuzione delle diverse misurazioni corporee ed il rilascio del piano dietetico concordato.
In alcuni casi mi avvalgo come strumento in più di lavoro del diario alimentare, utile al Cliente per prendere consapevolezza del suo comportamento alimentare, delle scelte e delle quantità dei cibi assunti; utile al Nutrizionista per poter avere una “fotografia” più realistica degli aspetti che richiedono miglioramento e/o cambiamento. il Cliente lo compilerà autonomamente per un periodo stabilito (di solito settimanale) per poi visionarlo ed analizzarlo insieme nelle visite di controllo successive.
QUANDO RICHIEDERE UNA CONSULENZA DIETETICO-NUTRIZIONALE
– se si vuole perdere peso in situazioni di sovrappeso o di obesità che riguardano adulti ma anche bambini ed adolescenti
– se si vuole ricevere un profilo dietetico-nutrizionale adatto alla/e patologia/e diagnosticata/e dal proprio medico:
- dislipidemie (ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia)
- diabete di tipo II, insulino-resistenza
- PCOS, endometriosi
- ipertensione
- patologie infiammatorie gastrointestinali (reflusso gastrico, morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa, sindrome da intestino irritabile o IBS)
- patologia oncologica
- allergie ed intolleranze alimentari (morbo celiaco, intolleranza al lattosio, sensibilità al glutine)
- patologia cutanea (psoriasi, acne)
- patologie autoimmunitarie (tiroidite di Hashimoto, artrite reumatoide…)
– se si è in un periodo fisiologico particolare della propria vita e si vuole un supporto nutrizionale: menopausa, gravidanza, allattamento, adolescenza o terza età
– se si riscontrano problemi di fertilità e si vuole mettere il proprio corpo nella condizione metabolica migliore per avviare una gravidanza
– se si è deciso di effettuare una scelta dietetica vegetariana o vegana e si vogliono avere le giuste indicazioni per non andare incontro a carenze nutrizionali, per riorganizzare le proprie abitudini alimentari e per evitare di seguire una dieta monotona o poco varia
– se si vuole un profilo dietetico-nutrizionale adatto all’ attività sportiva che si pratica regolarmente
– se si vuole semplicemente migliorare o correggere il proprio stile di vita alimentare o quello di tutta la famiglia.
QUALI FIGURE PROFESSIONALI POSSONO RILASCIARE DIETE?
Le uniche figure professionali autorizzate legalmente in Italia a redigere piani dietetici sono il Medico e il Biologo iscritto alla sez. A dell’Ordine, che ne hanno completa autonomia; il Dietista redige piani dietetici in seguito a prescrizione medica.
Il Biologo Nutrizionista non può fare diagnosi medica né può prescrivere farmaci ed esami diagnostici. Il Biologo Nutrizionista può suggerire l’utilizzo di integratori alimentari
COME RICONOSCERE UN VERO PROFESSIONISTA DELLA NUTRIZIONE
- Da Agosto 2013 deve stipulare una polizza per responsabilità civile
- Emette ricevute sanitarie IVA esenti
- E’ iscritto all’Ordine dei Biologi (se è un Biologo Nutrizionista) o Ordine dei Medici (se è un Medico) e indica i suoi dati
- Redige e fa sottoscrivere un consenso per il trattamento dei dati personali
- Richiede l’accertamento dello stato di salute e raccoglie referti sanitari e diagnostici
- Firma i propri piani dietetici
Non sono professionisti della nutrizione le seguenti categorie: farmacista (consiglia integratori ma non può prescrivere diete), tecnologo alimentare (solo educazione alimentare non personalizzata), personal trainer, istruttore laureato in scienze motorie, fisioterapista, infermiere, naturopata, estetista, parrucchiere, chimico, fisico, psicologo, consulenti/venditori di prodotti o integratori “dimagranti”.
LA COMPETENZA DEL BIOLOGO NUTRIZIONISTA AD ELABORARE DIETE E’ ESPRESSAMENTE RICONOSCIUTA DA:
- L. 24.5.1967, n. 396: l’art. 3 afferma che formano oggetto della professione di Biologo le attività di “valutazione dei bisogni nutritivi ed energetici dell’uomo”;
- D.M n. 362/93: stabilisce le attività (ed i relativi onorari) possibili ai Biologi tra le quali “diete per collettività e diete individuali in accertate condizioni fisiologiche”; il biologo nutrizionista secondo tali riferimenti normativi, può prescrivere diete in pazienti con patologia diagnosticata.
- Sentenza n.6394/05 del Consiglio di Stato: le competenze del biologo in campo nutrizionale afferiscono ad una serie di atti e attività, fra le quali, in funzione dei fabbisogni nutritivi e in funzione delle intolleranze alimentari, l’elaborazione di diete destinate sia a soggetti sani sia a soggetti cui è stata destinata una patologia; l’indicazione di integratori/supplementi alimentari e altri prodotti dietetici di libera vendita” (Parere del Cons. Sup. Sanità del 15/12/2009);
- Parere del Consiglio Superiore di Sanità del 15 Dicembre 2009;
- Parere del Consiglio Superiore di Sanità del 12 Aprile 2011: “il biologo può autonomamente elaborare profili nutrizionali al fine di proporre alla persona che ne fa richiesta un miglioramento del proprio benessere, quale orientamento nutrizionale, finalizzato al miglioramento dello stato di salute”.