Quante volte vi capita di pensare questo? A me capita spesso di sentirvi pronunciare questa frase, sia a studio durante la consulenza, sia mentre involontariamente ascolto dialoghi tra le persone. Per molti di noi la giornata inizia già di corsa, con sveglia presto, figli, casa e mariti da sistemare, fuga al lavoro, che spesso ci impegna tutta la giornata fino al momento di rientrare a casa nel tardo pomeriggio o direttamente per la cena. E in tutto questo frangente, capita di non pensare molto a ciò che mangiamo, lo facciamo di corsa, in poco tempo, dietro un pc, mentre guidiamo o mentre camminiamo; scegliamo cibi poco sazianti ma veloci, già pronti ma spesso ipercalorici o sbilanciati nutrizionalmente (troppo grassi, o con poche fibre, o con troppi zuccheri, o con poche proteine…).
Questo stile di vita ci permette da una parte di avere meno preoccupazioni circa il nostro cibo, di cosa e dove mangiarlo, però dall’altra parte rischiamo di pagare un conto salato una volta arrivati a casa, quando la giornata volge al termine e finalmente è il momento di rilassarci. Non è poco frequente che una volta varcato l’uscio di casa, il tempo di metterci comodi, cominci a venirci fame: sentiamo il bisogno di mangiare o sgranocchiare qualcosa ed ecco che iniziamo ad attingere dalla nostra dispensa o dal nostro frigorifero ciò che più ci soddisfa in quel momento. E’ il nostro corpo che ci  chiede quel cibo che gli abbiamo negato nella giornata, ma spesso è anche la nostra psiche che ci chiede di appagarla come ricompensa dello stress quotidiano. A questo punto corriamo il rischio di iniziare a mangiare senza sosta, oppure dopo cena di andare alla ricerca di cibo extra che ci “coccoli”.
Capirete che difronte questo stile di vita non abbiamo molte chance. La soluzione sta nello sforzarsi di organizzare la propria giornata alimentare fuori casa, di prenderci le nostre pause ogni tanto, di goderci il pranzo in tranquillità cercando di staccare dalle nostre attività lavorative: l’ideale sarebbe una mezz’ora ma se proprio non possiamo, l’importante è riuscire a staccare mentalmente e focalizzarsi sull’atto del mangiare. Solo in questo modo il nostro cervello recepirà il messaggio. Ideale sarebbe la scelta di portarci i pranzi o gli spuntini da casa, preparati in anticipo con un minimo di organizzazione, e trasportato in piccoli contenitori. Ottimi sono le insalate fredde di cereali, di legumi, panini farciti con ingredienti di qualità e dell’ottimo pane integrale, insalate di verdure o di pasta. Spuntini di frutta o frutta secca, barrette o altri snack fatti in casa…e il mio blog in questo vi aiuterà!
Se proprio non vogliamo o possiamo farlo, almeno cerchiamo di acquistare del cibo sano, meno processato possibile, cercando i nostri rivenditori di fiducia e acquistandolo con maggiore coscienza. In questo modo forse riusciremo ad evitare il carico serale, sia in calorie che in confort food.