Un secondo piatto a base di una particolare tipologia di carne di bovino, la scottona, che in questa mia nuova ricetta vi propongo in abbinamento con la tanto amata zucca, per ottenere una cena proteica e antiossidante grazie ai carotenoidi della zucca. Vi ricordo che è molto importante variare la fonte proteica animale durante la settimana, alternando pesce, uova, legumi, formaggi e carne.

Valori nutrizionali a porzione

Kcal:

267,5

Carboidrati:

6 g

Grassi:

12 g

Proteine:

33 g

Ingredienti per 2 porzioni

  • 300 g di fettine di scottona
  • 300 g di zucca pulita
  • 1 scalogno piccolo
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • sale
  • 1 cucchiaino di semi di finocchio selvatico
  • pepe nero

Procedura

Per prima cosa private la zucca della buccia esterna e affettatela a pezzi grossolani. Pulite lo scalogno e affettatelo sottilmente. Prendete una padella antiaderente e soffriggete lo scalogno con l’olio, quindi aggiungete le fettine di scottona e la zucca a pezzi, salate, cospargete con i semi di finocchio e coprite. Lasciate cuocere per 10 minuti, rigirando le fettine anche dall’altro lato. Se dovessero asciugarsi troppo, aggiungete del brodo vegetale. Servite spolverando con del pepe nero macinato se gradito.

Variante

Potete sostituire le fettine di scottona con altre tipologie di carne come vitello, pollo, tacchino, maiale magro o agnello.

Informazioni nutrizionali

Per scottona si intende la femmina di bovino tra i 18 e i 24 mesi, destinata alla macellazione e che non ha partorito. Spesso si pensa che sia una particolare tipologia di taglio di carne ma non è così. Da un punto di vista gastronomico se ne apprezza la tenerezza e la magrezza della carne, nella quale si possono notare le piccole venature di grasso che si scioglieranno alla cottura. Pertanto le fettine di scottona si prestano bene per la cottura alla piastra o alla griglia. La scottona rientra tra la tipologia di carne rossa, il cui consumo settimanale non dovrebbe essere eccessivo. Ultimamente ha creato molto scalpore nel mondo scientifico l’ultima linea guida in merito al consumo sicuro di carne rossa processata e non, andando controcorrente rispetto alle indicazioni passate delle diverse organizzazioni scientifiche intenzionali, che ne consigliano un consumo massimo dai 200 g (Harvard School of Medicine) ai 500 g (IARC) di carne rossa a settimana. Ovviamente in attesa di nuovi studi più solidi, è consigliabile sempre il buon senso e la variabilità alimentare. Se alterniamo tutte le fonti proteiche e preferiamo cibo fresco, correremo meno il rischio di consumare un eccesso di carni rosse o processate, considerando anche l’impatto ambientale che hanno gli allevamenti intensivi.