Le uova sono un ottimo alimento proteico e saziante. Quando in commercio troviamo la dicitura “uova”, ci riferiamo a quelle di gallina, ma sono commestibili anche uova provenienti da altri volatili come oca, struzzo, quaglia o tacchino. In questo caso per legge ne va indicata l’origine.
Ottime consumate come un secondo piatto e in diverse modalità di cottura: alla coque, strapazzate, in camicia, come frittata o sode. Il loro peso è costituito per il 10% dal guscio, per il 60% dall’albume e per il restante 30% dal tuorlo.
Al momento dell’acquisto, è importante conoscere una serie di informazioni utili che ci possono guidare nella scelta. In primo luogo, dovremmo conoscere la tipologia di allevamento alle quali le galline sono state sottoposte. Nella tabella seguente, sono riportati i diversi sistemi di allevamento, con le relative caratteristiche e il codice associato che troviamo riportato sul guscio delle uova.
Dalla tabella possiamo evincere che se consideriamo soltanto il tipo di allevamento, ad eccezione del biologico, non abbiamo informazioni sulla alimentazione a cui vengono sottoposte le galline, quindi l’allevamento biologico in questo senso è l’unico sistema di allevamento a garantire il tipo di nutrizione dei volatili.
Sul guscio delle uova è per legge riportato un codice che ci fornisce una serie di informazioni relative alla loro produzione: il primo numero riguarda il tipo di allevamento (vedi la tabella), poi c’è il paese di provenienza, quindi il codice del comune, la sigla in lettere della provincia ed infine un codice a 3 cifre relativo all’allevamento di deposizione rilasciato dalle autorità sanitarie, importante al fine della tracciabilità.
Altre informazioni fondamentali da tenere presente per l’acquisto delle uova è la data di scadenza, che deve essere riportata in modo chiaro, e la categoria di qualità:
– Categoria A: destinate ad uso alimentare e a loro volta classificabili in “A Extra” o freschissime, non trattate, non refrigerate con camera d’aria non superiore ai 4 mm e ritenute tali fino al 9° giorno di deposizione e al 7° dall’imballaggio. Successivamente a questo periodo diventano uova “A” o fresche, non trattate e non refrigerate, con camera d’aria non superiore ai 6 mm. Fino a 21 giorni dalla deposizione, se ne considera raccomandata la vendita.
– Categoria B: non per consumo alimentare, vi rientrano le uova che non hanno requisiti per la categoria A.
Un’ultima classificazione da considerare è sulla base della loro grandezza: XL, L, M, S relativamente al peso minimo di ogni uovo di rispettivamente 73 g, 63 g, 53 g e inferiore a 53 g.
Ora non ci rimane che comprare delle uova possibilmente biologiche e categoria A (meglio se A extra) e prepararci una gustosa frittata al forno con zucca, porri e semi di sesamo.

FRITTATA AL FORNO CON ZUCCA, PORRI E SEMI DI SESAMO

INGREDIENTI PER 5 PORZIONI: 10 uova, 300 g di zucca, 1 porro medio, 4 cucchiai di olio evo, 2 cucchiaini di semi di sesamo, rosmarino secco, pepe, sale
Pulire la zucca e tagliarla a piccoli quadratini di circa 2 cm. Prendere una teglia quadrata e ricoprire con carta forno. Aggiungere la zucca e condire con 2 cucchiai di olio, sale, rosmarino e pepe. Cuocere la zucca in forno per 20 minuti a 180°C. Nel frattempo pulire il porro eliminando la parte verde e la parte finale, quindi affettarlo e saltarlo in padella con il restante olio per qualche minuto. Attendere la cottura della zucca, fare raffreddare ed unire quindi il porro e le uova sbattute direttamente nella teglia da forno. Aggiungere i semi di sesamo e cuocere a 180°C per circa 20 minuti. Passare infine qualche minuto al grill per far dorare la superficie.
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI: una porzione di questa frittata può essere tranquillamente mangiata come un secondo piatto da accompagnare con del pane integrale e delle verdure di contorno, oppure tagliata a piccoli pezzi, può essere uno sfizioso antipasto.
Il peso delle uova è variabile, ma 100 g di uova (circa 1 uovo e mezzo) corrispondono a 12 g di proteine, 8,7 g di grassi (371 mg di colesterolo), e 128 kcal.
frittata al forno con la zucca