Le discipline che agiscono sulla sfera mente-corpo come il Tai chi e il Qigong sono ampiamente usate in medicina integrativa come trattamento aggiuntivo alla terapie farmacologiche di diverse patologie. Appartengono alle discipline delle arti marziali cinesi e, anche se sono nate come tecniche di combattimento, basano il loro principio su movimenti lenti e di consapevolezza del proprio corpo, attraverso i quali si può ristabilire un’armonia e un equilibrio tra i nostri pensieri, quindi la mente, e il nostro corpo, quindi lo stato di benessere o di patologia. Trovano valida applicazione nella gestione del dolore osteoarticolare, nei reumatismi, nella fibromialgia, in alterazioni immunitarie, in disagi psicologici come stress, ansia e depressione e negli ultimi anni sia il Tai chi che Qigong stanno trovando ampia applicazione anche nel campo dell’oncologia, come trattamento integrato dei pazienti per far fronte ai diversi sintomi legati sia ai trattamenti antitumorali che alla malattia stessa.

Nell’ultima decade si stanno mettendo a punto numerosi studi clinici con l’intento di valutare l’impatto di queste discipline integrative sullo stato di salute delle persone affette da tumore. I parametri presi in considerazione vanno dalla qualità di vita, dalla sensazione della fatique, dalla funzione del sistema immunitario fino alla determinazione dei livelli di infiammazione sistemica e agli effetti benefici sulla sfera psicologica.

In alcuni studi è emerso che sia il Tai chi che il Qigong determinano effetti positivi in modo particolare sulla qualità di vita, sulla funzione immunitaria e sui livelli di cortisolo di pazienti oncologici che praticano tali discipline. Il Tai chi eseguito per 3 mesi in sessioni di 2 ore a settimana in donne insonni e sopravvissute a un tumore al seno, ha dimostrato capacità di riduzione della risposta infiammatoria, attraverso la diminuzione dei livelli ematici di Toll-like-receptor 4, fattore attivante la produzione di IL-6 e di TNFa, entrambe molecole ad azione infiammatoria e ridotte dopo sessioni di Tai chi, così come la riduzione dell’espressioni di geni coinvolti nella codificazione di mediatori infiammatori. Il Tai chi svolto per 8 settimane da pazienti con tumore al seno o ai polmoni fa ottenere nel breve periodo miglioramenti sullo stato della fatique tumore dipendente superiori agli effetti ottenuti dall’esercizio fisico e dalla psicoterapia, anche se devono essere valutati gli effetti sul lungo periodo.

Nonostante gli studi clinici siano ancora pochi la pratica del Tai chi e di altre discipline che agiscono sull’equilibrio mente-corpo come il Qigong e anche lo Yoga, dovrebbero essere proposte e se ne dovrebbe incentivare la pratica in alcune categorie di malati, tra i quali gli oncologici, dal momento che al fronte di effetti collaterali quasi nulli, gli effetti benefici sulla sfera psichica e sui sintomi legati alle terapie, mostrano evidenze forti.

FONTI:

Ameliorative effects of Tai Chi on cancer-related fatigue: a meta-analysis of randomized controlled trials.  2018 Jul;26(7):2091-2102

Health benefits of qigong or tai chi for cancer patients: a systematic review and meta-analyses. Complement Ther Med. 2014 Feb;22(1):173-8

Tai chi, cellular inflammation, and transcriptome dynamics in breast cancer survivors with insomnia: a randomized controlled trial.  2014 Nov;2014(50):295-301