Durante le festività natalizie, nei supermercati si trovano con maggior facilità prodotti quali frutta secca e frutta essiccata, oltre al fatto che possiamo averli ricevuti come doni gastronomici natalizi.
Vi ricordo che con il termine di frutta secca si intende la frutta a guscio come mandorle, noci, nocciole, pistacchi, anacardi, noci brasiliane che sono fonte principalmente di grassi mono e polinsaturi (circa 500-600 kcal per 100 g), oltre che di proteine, vitamine e sali minerali non trascurabili (come calcio, selenio, ferro, fosforo…).
Per frutta essiccata si intende la frutta fresca che è stata disidratata, quindi è fonte principalmente di zuccheri, più concentrati ovviamente rispetto al frutto fresco, ma anche di fibre, sali minerali (soprattutto magnesio, ferro e potassio) e vitamine. Tutta la frutta in genere si può disidratare, soprattutto i fichi, le albicocche, l’uva sultanina, le prugne ed i datteri. Nella scelta durante l’acquisto è consigliabile preferire le versioni al naturale senza aggiunta di sciroppi di glucosio o fruttosio o altro zucchero. Inoltre è importante fare attenzione anche a non acquistare frutta essiccata con aggiunta di Diossido di Zolfo Anidride Solforosa (codice E220), impiegata come disinfettante, sbiancante e conservante in generale, che è comunque una sostanza tossica, soprattutto se consumata in elevate quantità. La lettura delle etichette ci può aiutare durante l’acquisto, oltre al fatto che in negozi biologici e naturali abbiamo maggiori probabilità di trovare frutta essiccata al naturale.
Tuttavia sia la frutta secca che l’essiccata, sebbene siano valide nutrizionalmente, sono anche notoriamente caloriche, per la quantità di grassi e di zuccheri, quindi è bene consumarne piccole porzioni da 20-30 g al giorno.
Tra le varie tipologie di frutta essiccata, i datteri sono quelli che si associano maggiormente al Natale, così come i fichi e l’uva sultanina. Ho immaginato che potreste averne ancora delle confezioni da consumare, pertanto vi propongo una ricetta di “riciclo datteri”, rigorosamente al naturale, che potreste portare a casa di amici o parenti come uno sfizio leggero dopo cena.
Mi raccomando, non fatevi prendere dalla loro bontà, il consumo moderato e d’obbligo.

Valori nutrizionali a porzione (n.3 pepite)

Kcal:

171

Carboidrati:

18 g

Grassi:

10 g

Proteine:

1,5 g

Ingredienti per 25 pepite (15 g ciascuna)

  • 200 g di datteri al naturale
  • 100 g di cioccolato fondente 90%
  • 50 g farina di cocco
  • 1 tazzina di caffè

Procedura

Privare i datteri dell’osso centrale e lasciarli a bagno nel caffè per 15 minuti. Tritare con un robot da cucina i datteri e il cioccolato, fino ad ottenere un impasto appiccicoso ed omogeneo. Quindi ricavare delle palline grandi come un’oliva e passarle nella farina di cocco.

Lasciare riposare in frigo fino al momento del consumo.

Varianti

Al posto della farina di cocco, possiamo utilizzare della granella di pistacchio o nocciole, oppure creare delle pepite miste secondo il nostro gusto. Se non amiamo i datteri possiamo sostituirli con i fichi secchi.

Informazioni nutrizionali

I datteri sono i frutti della palma da dattero, tipica del Nord Africa e del Medio Oriente, i cui frutti vengono fatti essiccare per la maggior parte al sole. Sono ricchi di potassio, ferro, fosforo, calcio e vitamine A e B, contengono un 60-70% di zuccheri semplici e un 7% di fibra insolubile.
Il cioccolato fondente al 90% ci aggiunge pochissimi zuccheri ma una buona quantità antiossidanti, di ferro, magnesio e anche di sostanze eccitanti come le teobromina, che insieme alla caffeina del caffè, possono dare una mano al nostro metabolismo dopo le feste natalizie.

Il consiglio di Valentina

Queste palline di datteri e cioccolato possono essere consumate come una merenda pomeridiana accanto ad una tazza di infuso, oppure 1 singola pallina può essere consumata se abbiamo voglia di qualcosa di dolce durante la giornata, magari portandola con noi avvolta in carta forno. Attenzione come per qualsiasi dolce, a non mangiarne un quantitativo eccessivo.