Non ho mai avuto particolare propensione da “pollice verde” e frequentemente le piantine che mi venivano regalate erano destinate ahimè ad un triste destino; tutte tranne una pianta di prezzemolo che ho acquistato 1 anno fa. Ebbene, al solito dopo la fine della stagione estiva, era rimasta abbandonata in un vaso oramai senza foglie fresche ma con tante infiorescenze. Ero certa che avrebbe fatto la fine di tutte le altre, ma qualcosa mi ha spinto a fare un esperimento, che forse definirei un misto tra la disperazione (la mia sempre di pollice verde) e la sfida personale a superare un mio limite. Così ho preso le infiorescenze apicali e le ho sparse abbastanza a caso e con non molta cura, in un vasetto con della terra. Dopo un pò di tempo (ma non ricordo quanto, sempre per testimoniarvi la mai dedizione), incredula ho notato che da quei semini erano nate delle piantine nuove di prezzemolo! Non so come ciò mi sia stato possibile, lo attribuisco al fato, alle influenze della luna, alle scie chimiche, agli ufo…fatto sta che da quelle piantine, che da allora non ho più smesso di curare, a distanza di un anno ne ho ben 2 vasi, floridi e vegeti, il cui primo è il “vaso madre” che sembra dotato di vita propria e ha resistito anche ai cumuli di neve di questo inverno, mentre il secondo (che vi mostro con orgoglio nella foto alla fine dell’articolo) è il “vaso figlio”. Mi sono pertanto ricreduta sul mio tesserino da “pollice nero” tanto che presa dall’entusiasmo, ho iniziato a seminare basilico, attualmente in crescita, e sto accudendo una piantina di salvia e una di santoreggia questa volta donate. Forse sbagliavo tipo di piante:  i fiori ancora mi muoiono ma le piante aromatiche resistono. Non sarà che percepiscono che sono una Nutrizionista?

Rendo onore al mio florido prezzemolo con questa ricetta di pesto con gli anacardi. E poi conoscete le proprietà antitumorali del prezzemolo?

Valori nutrizionali a porzione

Kcal:

108,2

Carboidrati:

4,3 g

Grassi:

9,3 g

Proteine:

2 g

Ingredienti per 8 porzioni

  • 25 g di prezzemolo fresco
  • 100 g di anacardi tostati e salati
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • erba cipollina

Procedura

Lavate i ciuffi di prezzemolo e lasciateli asciugare per bene. Procedete a tritare gli anacardi ed il prezzemolo con un mixer o un robot da cucina abbastanza potente, aggiungete 2 cucchiai di olio e l’erba cipollina, quindi frullate fino ad ottenere un composto omogeneo e compatto.

Recuperate un barattolino di vetro pulito e ponetevi il pesto di prezzemolo, schiacciando per bene con il dorso di un cucchiaio per non lasciare spazi con l’aria. Versate l’altro olio sulla superficie superiore così da formare uno strato sottile di olio e ponete in frigorifero, o nel surgelatore se non lo consumate in breve tempo.

Varianti

Se volete potete utilizzare anacardi non salati e tostati, aggiungendo il sale alla fine secondo il vostro gusto. Gli anacardi possono essere sostituiti con altra frutta secca come noci, pinoli, mandorle.

Il consiglio di Valentina

Utilizzate questo pesto per condire primi piatti oppure da spalmare su fette di pane o crostini.

Informazioni nutrizionali

Il prezzemolo è un’erba aromatica tipica del bacino del Mediterraneo. Sapevate che strofinato fresco sulle punture di insetti e di zanzare, ne allieva il prurito? A livello nutrizionale è ricco di potassio (670 mg in 100 g) e di calcio (220 mg in 100 g), tanto da essere noto per le sue proprietà diuretiche ma anche antibatteriche e facilitanti la digestione e la sudorazione. Come vitamine abbiamo ricchezza di vitamina C e A (rispettivamente 162 e 943 mg per 100 g), ma anche di vitamina K quindi una particolare attenzione al suo consumo va tenuta  dalle persone che assumono anticoagulanti. Difficilmente se ne riesce a consumare un quantitativo elevato visto il suo peso scarso, ma se siamo nella condizione di consumarlo in libertà, potremmo aggiungerlo ad insalate e mangiarlo crudo quante più volte vogliamo, così da aumentarne il quantitativo consumato.

Ma il prezzemolo sembra avere anche note proprietà antitumorali, dal momento che come il sedano, il timo, la cipolla e la camomilla, contiene Apigenina, un polifenolo in grado anche a basse dosi, di rallentare o impedire la crescita di cellule tumorali in vitro di mammella, polmone, colon, leucemia, prostata grazie ad un ruolo antinfiammatorio, antiossidante e di inibizione della formazione di nuovi vasi. Inoltre può aiutare a superare la farmaco resistenza, ad alleviare gli effetti collaterali delle chemioterapie e anche a potenziarne l’efficacia. L’apigenina sembrerebbe indurre la morte delle cellule tumorali e indurre l’autofagia con un meccanismo di inibizione dei segnali cellulari di PI3K/Akt/mTOR. I dati sul ruolo antitumorale dell’apigenina sono promettenti, ma non sono ancora sufficienti e sono scarsi quelli condotti in vivo sull’uomo. Intanto nel dubbio consumiamo prezzemolo quanto possiamo e sfruttiamone i suoi vantaggi senza effetti collaterali.

FONTE:

Apigenin enhances the antitumor effects of cetuximab in nasopharyngeal carcinoma by inhibiting EGFR signaling.  2018 Jun;102:681-688

Apigenin in cancer therapy: anti-cancer effects and mechanisms of action.  2017 Oct 5;7:5

Apigenin and Breast Cancers: From Chemistry to Medicine.  2015;15(6):728-35

Apigenin inhibits prostate cancer progression in TRAMP mice via targeting PI3K/Akt/FoxO pathway.  2014 Feb;35(2):452-60

Apigenin-induced apoptosis is enhanced by inhibition of autophagy formation in HCT116 human colon cancer cells.  2014 May;44(5):1599-606

pianta di prezzemolo