Valori nutrizionali a porzione
Kcal:
180
Carboidrati:
19,7 g
Grassi:
9 g
Proteine:
5,5 g
Ingredienti per 1 porzione
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1 pera media (circa 150 g)
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10 g di cioccolato fondente al 70%
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40 g di ricotta di pecora
Procedura
Sbucciate la pera, privatela del torsolo centrale e e tagliatela a tocchetti. Prendete una ciotola e unite i pezzi di pera con la ricotta di pecora, mescolando bene con un cucchiaio.
Lasciate riposare in frigo per una notte, se volete consumarla la mattina a colazione, oppure per qualche ora, così che la ricotta e gli zuccheri della pera e del cioccolato si amalgameranno per bene.
Tirandola fuori dal frigo una decina di minuti prima di consumarla.
Il consiglio di Valentina
Potete servire la ricotta, pere e cioccolato con altro cioccolato grattugiato, con della farina di cocco ma anche con una spolverata di cannella.
Informazioni nutrizionali
La ricotta contiene lattosio (essendo un prodotto fresco e non fermentato) dal 2% al 5%, sali minerali, acqua, proteine e grassi del latte. Sulla base della natura del latte impiegato per la sua produzione, distinguiamo ricotte di mucca, di capra, di pecora o di bufala, che da un punto di vista nutrizionale si differenziano sulla base del contenuto di grassi, che va da un 10% della ricotta vaccina, ad un 11% di quella di pecora fino al 17% per la ricotta di bufala. Tutte però contengono proteine del latte e lattosio, quindi hanno la stessa valenza in caso di intolleranze o allergie.
La ricotta di mucca è notoriamente la più magra rispetto alle altre e spesso la ricotta di pecora viene demonizzata perché ritenuta più grassa; è vero, ma parliamo di 11 g di grassi per 100 g invece che di 10 g della vaccina. Un bocconcino di mozzarella vaccina da 125 g contiene 25 g circa di grassi (20%). Ha senso non mangiare la ricotta di pecora perché più grassa se poi mangiamo anche 2 mozzarelle a settimana? (considerate anche quella della pizza).
Non da ultimo c’è da considerare che in Italia l’allevamento di pecore allo stato brado, che sono libere di pascolare all’aperto, è ancora per fortuna abbastanza presente, quindi il consumo dei prodotti lattiero-caseari che derivano da tale tipologia di allevamento, è sicuramente vantaggioso da un punto di vista nutrizionale oltre che più etico.