I fichi sono frutti di questa stagione e a seconda della tipologia, possiamo trovarli da giugno ad ottobre. In realtà il fico non è propriamente un frutto ma un siconio, ricettacolo piriforme, ingrossato, carnoso, cavo, con un’apertura nella parte apicale detta ostiolo che permette l’accesso agli insetti per l’impollinazione. I piccoli fiori sono contenuti al suo interno ed a seconda del periodo di maturazione i siconi possono contenere esclusivamente fiori femminili o fiori femminili e maschili (fonte Wikipedia).
Abbiamo bisogno di bilanciarne il contenuto degli zuccheri, per ottenere più sazietà? Sarà sufficiente associarli ad una piccola quota proteica o grassa, come il classico prosciutto crudo (meglio sgrassato), o del formaggio o ancora della frutta secca o dell’olio extravergine di oliva. Ottimi quindi per delle merende sia dolci che salate o per degli abbinamenti particolari nelle nostre ricette.
Ed eccovene un esempio con la ricetta che vi propongo oggi, dove ho voluto accostare il sapore dolce dei fichi a quello salato di una ricotta.

Valori nutrizionali a porzione

Kcal:

360

Carboidrati:

70 g

Grassi:

10 g

Proteine:

7,5 g

Ingredienti per 2 porzioni

  • 100 g di fichi freschi
  • 150 g di riso nero
  • 1 scalogno
  • 1/2 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • 25 g di ricotta salata
  • sale
  • brodo vegetale

Procedura

Soffriggere lo scalogno nell’olio quindi aggiungere il riso facendolo tostare per qualche minuto. Iniziare ad aggiungere il brodo vegetale poco per volta e dopo 10 minuti circa, aggiungere i fichi a pezzi, lasciandone qualcuno per la guarnizione del piatto. Continuare la cottura del riso sempre aggiungendo brodo e a cottura ultimata, impiattare guarnendo con fettine di fichi e ricotta salata grattugiata.

Informazioni nutrizionali

I fichi da sempre demonizzati, insieme ad uva, banane, cachi perché frutti troppo zuccherini, voglio mostrarvi che in realtà non sono “peggiori” o più pericolosi per la nostra linea rispetto ad altra frutta.
Se andiamo a guardare qualsiasi tabella di informazione nutrizionale, i fichi apportano per 100 g di prodotto, 11,5 g di zuccheri. Sapete quanti zuccheri ci sono in 100 g di mele? Dai 10 g (renette, annurche) agli 11,7 g delle mele imperatore. E le prugne? 10,5 g. E l’ananas? 10 g. E i mandarini? Udite, udite…17,6 g sempre per 100 g. Banane e uva sono sui 15 g. Potete divertirvi a cercare gli altri frutti, ma ciò che voglio sottolineare è che forse non è corretto escludere i fichi dalla nostra alimentazione perché ritenuti troppo dolci. 1 g di zucchero in più non è così grave, e poi che senso avrebbe temerli se invece aggiungiamo zucchero nei caffè o nel cappuccino, oppure beviamo te freddi e succhi zuccherati, o in inverno mangiamo tranquillamente molti mandarini o ci facciamo spremute con 2 o più arance?
Detto questo, è comunque doveroso controllarne la quantità ingerita, ma del resto come tutta la frutta, perché è facile arrivare a consumare 200 g di fichi, soprattutto se sono buoni, grandi e pesanti. Una soluzione pratica può essere quella di tagliarli a fette o in piccoli pezzi.
I fichi, sono tra i frutti più ricchi di calcio (ben 43 mg per 100 g) insieme ai frutti di bosco, rispetto ad altra frutta fresca, e posseggono buone quantità di fibre, utili per il nostro intestino (1,39 g di fibra insolubile e 0,63 g della solubile).