La definizione di Sindrome Metabolica (SM) venne posta per la prima volta dall’OMS nel 1998, alla quale ne seguirono delle altre negli anni successivi, con lo scopo di stabilirne i criteri di diagnosi. La SM è una situazione clinica caratterizzata da fattori correlati tra loro e che concorrono ad aumentare la possibilità di sviluppare patologie cardiovascolari, tumorali e il diabete.
Tra le cause che ne determinano l’insorgenza ci sono la condizione di obesità (soprattutto con l’aumento del grasso a livello addominale), di insulino-resistenza, una dieta ricca di cibi raffinati e ipercalorica, la sedentarietà e la genetica. L’aumento della prevalenza della SM nel mondo è direttamente proporzionale all’aumento dell’obesità.
Tra i segni clinici che consentono di riconoscere i soggetti affetti da sindrome metabolica ci sono principalmente un’obesità di tipo viscerale con aumentato valore della circonferenza vita e il sovrappeso. Nel 2005 l’American Heart Association e il National Heart, Lung and Blood Institute (NHLBI), hanno aggiornato i criteri ATP III che consentono il riconoscimento della SM, la quale per essere definita tale deve prevedere la presenza di 3 o più elementi tra i seguenti:
  • ipetrigliceridemia (>150 mg/dl) oppure trattamento farmacologico in atto per ipertrigliceridemia;
  • basso valore di colesterolo HDL  (uomini <40 mg/dl, donne <50 mg/dl) o terapia farmacologica specifica;
  • ipertensione  (>130 mmHg di sistolica e >85 mmHg di diastolica) oppure trattamento farmacologico in atto;
  • iperglicemia (a digiuno >100 mg/dl) o terapia farmacologica specifica, o precedente diagnosi di diabete mellito di tipo 2;
  • obesità addominale  (circonferenza vita: uomini >102 cm, donne >88 cm)

Il trattamento prioritario da attuare in soggetti affetti da SM è la gestione dell’obesità e pertanto si rende necessaria la perdita di peso che in un anno dovrebbe aggirarsi intorno al 10% del peso rilevato all’inizio del trattamento. Per raggiungere tale obiettivo è auspicabile un approccio integrato tra nutrizione, attività fisica e un eventuale trattamento integrato fitoterapico se la condizione clinica del soggetto non richiede trattamento farmacologico.

Nel mese di Luglio presso il mio studio si è rivolta una coppia di ragazzi, una giovane donna di 35 anni e suo marito di 38 anni, entrambi in una condizione palese di obesità, con stile di vita sedentario, alimentazione disordinata e alla visione delle analisi cliniche, in una netta condizione di sindrome metabolica. Lui in condizione di obesità viscerale (la circonferenza vita era superiore ai 110 cm), valore di trigliceridi a 733 mg/dl, un basso HDL oltre che un aumentato colesterolo totale. Lei invece con una valore di glicemia al limite (100 mg/dl), elevato valore di insulina a digiuno, basso valore di HDL, obesità addominale (circonferenza vita di circa 135 cm) e una aumento dei valori delle transaminasi epatiche. In accordo con il loro medico, la Dott.sa Vitale Agnese con la quale collaboro da più di 2 anni con entusiasmo, stima e fiducia, abbiamo deciso di intraprendere un approccio integrato. La Dott.ssa Vitale ha prescritto ad entrambi dei prodotti fitoterapici utili a gestire il loro dismetabolismo; i due coniugi non presentavano patologie concomitanti nè assumevano farmaci. Io ho stilato loro una dieta basata sul modello della Dieta Mediterranea, cercando di organizzare al meglio le scelte alimentari della ragazza, di base molto restrittive, oltre che gestire gli orari dei pasti di entrambi, sulla base dei loro reciproci lavori e sulla gestione del loro piccolo figlio.

Oggi vi propongo con la gioia mia e della dottoressa Vitale, i risultati in termini di dimagrimento e di miglioramento delle analisi cliniche di entrambi i ragazzi, che in poco più di 4 mesi, con la pausa estiva di mezzo, si sono presentati all’ultimo controllo di ieri con una perdita di quasi il 10% del peso iniziale, una diminuzione delle circonferenze addominali di quasi 10 cm, oltre che un netto miglioramento del profilo metabolico. Potete vedere i risultati nella tabella sottostante, insieme al trattamento integrato. Abbiamo ancora della strada da fare insieme, loro lo sanno, soprattutto abbiamo da migliorare l’attività fisica, ma ciò che hanno ottenuto finora è lodevole, visti i loro impegni lavorativi e come genitori, la loro costanza, la loro determinazione e soprattutto la loro voglia di voler condividere insieme questo nuovo percorso come coppia.

isultati caso clinico gestione sindrome metabolica

FONTI:

The metabolic syndrome—a new worldwide definition. Lancet, vol. 366, nº 9491, 2005, pp. 1059-62

Effect of Monacolin K and COQ10 supplementation in hypertensive and hypercholesterolemic subjects with metabolic syndrome.  2018 Sep;105:992-996

Effect of oral cinnamon intervention on metabolic profile and body composition of Asian Indians with metabolic syndrome: a randomized double -blind control trial.  2017 Jun 12;16(1):113

Impact of Mediterranean diet on metabolic syndrome, cancer and longevity.  2017 Jan 31;8(5):8947-8979