Quando si pensa alla visita di controllo, la si associa inevitabilmente al controllo del peso sulla bilancia, e a volte si pensa che se nell’ultimo periodo non si è rispettata la dieta, ci si e concessi maggiori libertà o non si è perso peso, sia inutile presentarsi al controllo. Meglio rimandare a quando torneremo in “riga”, a quando commetteremo meno “sgarri”o perderemo peso.
Avere questa visione della visita di controllo è troppo limitante oltre che frustrante. Ci lascia nei sensi di colpa e di inadeguatezza e non ci consente di metterci in una visione nuova, più costruttiva e meno giudicante del percorso di dimagrimento.

La visita di controllo, che in media dura una mezz’ora (ma può durare anche di più, nel rispetto comunque dell’agenda e dei clienti in attesa), è parte integrante del percorso intrapreso, sia esso di dimagrimento, di educazione alimentare o di ottenimento di altri obiettivi definiti in partenza.
Tutte queste situazioni prevedono un cambiamento delle proprie abitudini, del proprio stile di vita, delle proprie convinzioni e che pertanto possono prevedere diverse difficoltà o livelli non sempre costanti di motivazione. Non siamo degli individui isolati, ma viviamo circondati da ambienti, persone, emozioni ed eventi che cambiano intorno a noi e non è pensabile considerare noi stessi non influenzabili e inflessibili. Ciò che magari va bene all’inizio del percorso, non è detto che possa andare bene anche dopo.

Le visite di controllo sono sicuramente il momento per registrare le variazioni delle misure corporee quali peso e circonferenze, ma da sole queste possono non dire molto senza la valutazione della composizione corporea: in assenza di variazioni di peso la composizione corporea potrebbe tuttavia risultare modificata, motivo per il quale è riduttivo e fuorviante prendere in considerazione solo il peso.
La visita di controllo non dovrebbe essere vissuta come un momento di stress, come un banco di prova dove se non siamo stati “bravi”, meritiamo rimproveri. Il controllo dovrebbe rappresentare un momento fondamentale di valutazione del percorso intrapreso, di analisi di eventuali difficoltà nella gestione della dieta, di esposizone dei propri dubbi ed incertezze al Nutrizionista, così da poter discutere insieme eventuali modalità alternative e ripianificare gli obiettivi. Inoltre è il momento anche per rivedere la dieta, introdurre alimenti nuovi e magari pianificare insieme ricette specifiche.
Un percorso di dimagrimento e di cambiamento necessita di supportato e di confronti continui con il Nutrizionista. Il peso è solo la punta dell’icerberg: trovando la giusta motivazione, si innescano i cambiamenti opportuni, si impara a rispettare i propri tempi e bisogni, ed è nei momenti di maggiore difficoltà che si dovrebbe chiedere e ricevere un maggior supporto.

“Non è la specie più forte a sopravvivere, e nemmeno quella più intelligente ma la specie che risponde meglio al cambiamento” (C. Darwin)