Cosa c’è di meglio di un bel piatto di zuppa di pesce? E’ tra le mie pietanze preferite e l’adoro con tanta salsa di pomodoro, tanto prezzemolo e delle fette tostate di buon pane integrale.
Vi propongo una ricetta che ho preparato a cena qualche sera fa, quando le temperature erano scese e ho avuto voglia di qualcosa di caldo.

Valori nutrizionali a porzione

Kcal:

395

Carboidrati:

29 g

Grassi:

11,8 g

Proteine:

38.9 g

Ingredienti per 4 porzioni

  • 800 g di pesce misto (palombo, nasello, merluzzo, calamari, seppie, gamberi)
  • 500 ml di passata di pomodoro
  • 1 carota
  • 1 costa di sedano
  • 1 scalogno
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • 1 peperoncino
  • 6 olive nere
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • sale q.b
  • pepe q.b
  • 200 g di pane integrale da tostare

Procedura

Tritare finemente lo scalogno, la carota, il sedano, il peperoncino e soffriggerli in una grande casseruola con i 2 cucchiai di olio diluiti con poca acqua. Fare appassire a fuoco molto lento, aggiungere il vino, fare evaporare qualche minuto e quindi aggiungere la passata di pomodoro, le olive nere e lasciare sobbollire per qualche minuto a fuoco vivo.

Aggiungere i pesci puliti e ridotti a pezzi grossolani, mescolare bene il tutto e continuare la cottura per 20-30 minuti. Regolare di sale, pepe, guarnire con prezzemolo fresco ed  accompagnare eventualmente con una fetta di pane tostato.

Il consiglio di Valentina

Potete utilizzate le varietà di pesce che più preferite, facendo attenzione ai diversi tempi di cottura per evitare che pesci più delicati non si sfaldino. Se volete consumare la zuppa di pesce come piatto unico, potete aumentare la quantità di pane sulla base delle indicazioni del vostro piano dietetico.

Informazioni nutrizionali

La zuppa di pesce rappresenta un buon piatto proteico, che può essere completato con un contorno di verdure. Possiamo prepararla scegliendo i pesci che più ci piacciono, considerando però un aspetto non trascurabile: pesci di grossa taglia come lo sono tonno, pesce spada, squalo, palombo, sono noti per essere a rischio di accumulo di metalli pesanti, come il mercurio. Il mercurio è presente nell’ambiente in tre diverse forme, ma la forma più tossica è quella organica, il metilmercurio, poiché è quella che potrebbe accumularsi in alcune specie ittiche, e quindi rappresentare un rischio nella catena alimentare. Il metilmercurio è la specie più tossica perché è in grado di attraversare la barriera cerebrale, quella cerebrospinale e la placenta, raggiungendo cervello, sistema nervoso centrale e il feto, con il rischio di alterare lo sviluppo neurologico del bambino.
Un documento redatto dall’EFSA nel 2014, ci illustra nel dettaglio il rischio/beneficio nel consumare pesce. Nel documento si afferma che un consumo di pesce pari a 3-4 porzioni settimanali (quelle medie raccomandate per poter beneficiare del consumo degli omega-3), in gravidanza è consigliato per poter ottenere effetti benefici sullo sviluppo del sistema nervoso del feto. Stesse raccomandazioni valgono per la popolazione generale. Queste porzioni a settimana, non dovrebbero rappresentare un rischio per quanto concerne l’accumulo di metilmercurio, salvo restando che sarebbe opportuno non consumare più di una volta a settimana specie di pesci predatori (pesce spada, tonno, verdesca, smeriglio, palombo, marlin, luccio), prediligendo altre tipologie di pesce e soprattutto il pesce azzurro, il più ricco di omega-3, caratterizzata da pesci di piccola taglia, economici e a minor rischio di accumulo di metilmercurio.